Firenze, 27 ottobre 2025 – Venerdì prossimo uscirà “Etna Calling – la simenza e lu cantu”, nuovo progetto di Femina Ridens — il duo formato dalla cantante e ricercatrice fiorentina di origini siciliane Francesca Messina e dal polistrumentista e compositore Massimiliano Lo Sardo — pubblicato da RadiciMusic Records con la produzione artistica di Cesare Basile. La presentazione ufficiale nello stesso giorno, al Teatro Il Progresso di Firenze, dove si inaugura il tour 2025/26 durante il quale sarà fortemente percepibile quel filo teso tra Arno ed Etna che attraversa l’intera opera. “Etna Calling” introduce il “Phono Tale”, un libro-disco illustrato che unisce musica, testi, immagini e racconti, pensato per restituire all’ascolto una dimensione narrativa e tattile senza rinunciare alla fruizione digitale. L’oggetto si sfoglia e si legge mentre si ascolta, custodisce illustrazioni, crediti, aneddoti e approfondimenti, e include un segnalibro con un codice univoco per il download e lo streaming. Una forma editoriale che rilegge l’eredità del vinile e la integra con la praticità del digitale, puntando su un supporto culturale accessibile come il libro, anche in chiave ecologica. Nel cuore del lavoro scorre una ricerca che intreccia tradizione orale siciliana, strumenti arcaici e mediterranei ed elettronica suonata dal vivo, senza ricorrere a basi o loop. La voce intensa di Messina e i paesaggi sonori di Lo Sardo danno vita a forme aperte, più rituali che canzoni, dove l’imperfezione diventa segno di autenticità e la memoria si misura con il presente. La traiettoria biografica del duo — Toscana per formazione, Sicilia per sangue e immaginario — è dichiarata e diventa chiave di lettura: non c’è nostalgia, ma una “simenza” che germoglia, un andare e venire fra terre e linguaggi che fa del passaggio a Firenze un varco naturale. Nella drammaturgia musicale affiorano citazioni e rimandi che legano le due regioni; la rilettura di Basilicò, che mette in contatto la novella boccaccesca e la voce di Rosa Balistreri approdata proprio a Firenze, e l’attenzione al lavoro dell’etnomusicologo siciliano Giuseppe Ganduscio, vissuto in Toscana, sono segnali di un dialogo storico e creativo che Etna Calling riattiva nel presente. Il “ponte” non è soltanto poetico. È anche il profilo degli artisti: Messina, tra world music, teatro e studi sulle tradizioni del Mediterraneo, con collaborazioni che spaziano dai Take Six a Trilok Gurtu e CSI, e Lo Sardo, polistrumentista e compositore che colleziona e suona strumenti rari — dal santur alla ghironda — e firma colonne sonore premiate come Martha is Dead. Insieme, dal 2010, Femina Ridens tiene unito artigianato sonoro e sperimentazione, e con Etna Calling presenta per la prima volta il Phono Tale come dispositivo culturale completo, dove libro, illustrazione e album si fondono in un’unica opera. Un ponte di andata e ritorno tra Toscana e Sicilia che non riduce le differenze, ma le fa risuonare, per fermarsi, ascoltare, lasciarsi attraversare dal canto. Caterina Ceccuti
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